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ISPIRAZIONI

Parole per il 2024

Angolo. Concavo, convesso, acuto, ottuso, retto, piatto, giro… Nel panorama degli angoli c’è anche quello morto. È famigerato per essere un pericolo della strada, la dannazione degli specchi retrovisori. Va detto che quest’angolo, prima ancora di essere morto, è cieco. Infatti, nello spazio che definisce è sicuramente difficile vedere ma non necessariamente morire. Tuttavia, vista la probabilità di lasciarci le penne, all’angolo è stata tolta l’innocenza, è stato dichiarato morto – per non dire mortale – diventando così un angolo privo di speranza.

Speranza. Sentimento che si nutre, talvolta inutilmente, per raggiungere risultati incerti. Più è vivo l’interesse per lo scopo, maggiore è la speranza, quando l’interesse è scarso la speranza va di conseguenza. Insieme alla determinazione al coraggio e alla resistenza, forma un quartetto compatto teso alla meta. Se il risultato è diverso da quello atteso, dei quattro è l’ultima a morire, la speranza ha una resistenza pazzesca, fino alla fine non molla, è capace di sfidare evidenze contrarie. Superato il limite però, non resta che invocare un dio bendisposto, affidarsi a un santo o abbandonarsi alla sorte.

Sorte. Forza misteriosa che regola in modo imprevedibile la vita degli uomini. Suddivisa in buona e cattiva, la preferenza universale è nettamente a favore della prima. Per averla di questa qualità la combinazione più esplosiva vede Fortuna e Talento agire insieme. Mentre la fortuna sembra un’occasionale quanto gratuita benedizione del cielo, il talento è una dote innata, l’esercizio spontaneo di una capacità speciale, un fluire tutt’altro che fortuito. Proprio per la sua natura instabile, verrebbe da pensare che la fortuna sia di minore importanza rispetto al talento. Invece, quasi sempre è così determinante da bastare solo lei che tutto si risolve. E lasciar dubitare del talento quasi fosse un optional.

Optional. Venire al mondo e ricevere un libretto delle istruzioni sarebbe di grande aiuto. Un’auto, un frullatore, una lavatrice ce l’hanno, noi umani no. Un manuale da tenere a portata di mano, il riassunto delle caratteristiche operative di una delle macchine più sorprendenti del pianeta con un sistema di funzionamento affinato in milioni di anni e vicende vissute. Un manuale pratico che includa gli aspetti distintivi della specie, come funzionano il corpo, la mente, i sentimenti e come gestirli, quali le norme di sicurezza da adottare, la cura e la manutenzione da fare, come comportarsi quando qualcosa non va. E sapere fin da subito, se la felicità è parte integrante del sistema oppure è un optional, un’idea stravagante o un’anomalia.

Anomalia. Certamente è una seccatura, rovina un piano calcolato, disturba una presunta idea di perfezione nel suo svolgimento lineare. Ma consideriamo il lato positivo dell’anomalia: ci permette di individuare un difetto da correggere, di aggiustare qualcosa di rotto o di trovare soluzioni ancora più efficaci. L’anomalia è un innesco per l’azione. Sprona a un’osservazione attenta, a coltivare una sana critica, a tenere alti i valori della ribellione. Per fare progressi ci vuole dell’anomalia. È molto per un’irregolarità, non è vero?